Stop talking, Start Planting

In un’epoca dove finalmente ci rendiamo conto che la nostra salute, la salute di ogni singolo cittadino e di ogni essere vivente, passa attraverso la salute del Pianeta che ci ospita, troviamo un bagliore di speranza e forse un poco più di fiducia nel domani, in ragazzi come Felix Finkbeiner.

Chi è Felix Finkbeiner?

Il piccolo Felix è un bimbo nato nel 1997 a Monaco di Baviera.

Durante una lezione di scienze, apprende i primi rudimenti scientifici sulla fotosintesi clorofilliana e affronta i primi problemi relativi ai cambiamenti climatici.

Conosce, durante quelle lezioni, la storia di Wangari Muta Maathai, una ambientalista, attivista politica e biologa keniota, nata nel 1940.

Wangari, premio nobel per la Pace, aveva fondato il movimento ambientalista Green Belt Movement. Il suo scopo era quello di piantare oltre 30 milioni di alberi in tutta l’Africa.

Con l’aiuto della sua maestra, Felix piantò il suo primo albero il 28 marzo del 2007 dando vita di fatto al suo progetto “Plant for the Planet”; un progetto che aveva come primo obiettivo quello di piantare un milione di alberi in Germania, e seguendo questo suo principio, prevedeva che altri bambini piantassero 1 milione di alberi in ogni paese della Terra.

Nel primo anno di questo ammirevole progetto ambientale e sociale, vennero piantati 150.000 alberi.

Nascita del Progetto

Nel 2008, il suo progetto, travolto da un successo forse inaspettato, arriva al Tavolo dell’Assemblea delle Nazioni Unite (ONU). Lui, giovane ma non sprovveduto, presentò così davanti ai Rappresentati del Pianeta la sua grande iniziativa.

Nel 2011 Felix centra il suo obiettivo e davanti ai Ministri dell’Ambiente di 45 Nazioni, pianta il suo milionesimo albero.

In quel 2011 viene fondata ufficialmente la Fondazione ed è Felix stesso a guidarla per due anni.

Oggi fanno parte del Plant for the Planet Foundation’s Children Coordination Council, 23 persone. TUTTI BAMBINI. Sono dei “piccoli” ambasciatori del Climate Justice e attraversano questo nostro Pianeta per raccontare ai loro coetanei, ma sopratutto ai più grandi, che non c’è più tempo per parlare, c’è bisogno di agire.

Il loro motto non a caso è “Stop Talking, Start Planting”

Il cambiamento climatico è un problema comune che può essere affrontato solamente con un ambizioso e drastico progetto comune. La distruzione del Pianeta coinvolge tutti ed è impensabile che non tutti si sentano in dovere di agire, con ogni mezzo a disposizione.

Non c’è più tempo per parlare, né di cercare i responsabili della distruzione del Pianeta. È arrivato il tempo di agire, di affrontare i problemi che lentamente vanno a distruggere questo nostro mondo, garantendo alle generazioni future una vita migliore e sostenibile.

Ma saremo forse noi, incapaci fino ad oggi di realizzare un mondo a misura d’uomo, in grado di arrestare questa lenta deriva distruttiva? Oppure dovremmo, coscientemente e senza pregiudizi, concedere alle nuove generazioni più preparate e coraggiose di noi, la possibilità di salvare e creare un nuovo modello di economia e di giustizia sociale?

I 3 princìpi del progetto

Il progetto di Plant For the Planet affonda le sue radici in 3 principali punti:

  • Eliminazione di tutto ciò che, creato dall’uomo, emette nell’atmosfera il CO2;
  • Eliminazione di tutte le emissioni di carbonio e chiunque si rendesse responsabile del superamento dei limiti di emissione di CO2 si vedrà costretto a pagare per gli eccessi.
  • Riforestazione: piantare 500 miliardi di alberi per riuscire ad arrivare ad 1 Trilione in dieci anni, magari anche meno.

In questo momento Plant for the Planet è presente in 131 nazioni su 208 (196 Nazioni riconosciute sovrane e altre 12 non ancora pienamente riconosciute).

Le parole di Felix

Felix è un grande sognatore che ha messo in pratica le idee e gli ideali già vividi all’interno della sua famiglia. Suo padre aveva già da tempo portato avanti le sue lotta per salvare il pianeta.

La sua famiglia oggi lo sostiene e lo aiuta negli studi, mentre viaggia intorno al mondo, per trasmettere le sue idee.

Ma Felix nonostante la sua famiglia è un individuo indipendente e le sue idee crescono e si sviluppano continuamente proprio come i rami di un albero, oramai inarrestabili e con una loro vita propria. Le idee di Felix sono diventate oggi le idee di milioni di giovani ragazzi.

In una delle sue interviste ha dichiarato: “Noi bambini ci sentiamo veramente traditi. Dopo tutto quello che si è fatto e detto a Copenhagen nella conferenza Onu sul clima, alla fine cosa si è ottenuto veramente? Non abbiamo ancora fiducia negli adulti. Così abbiamo deciso di iniziare da soli a cambiare le cose”.

Felix in Germania come Greta Thunberg in Svezia hanno raccolto l’eredità che le generazioni passate hanno lasciato loro. Hanno raccolto un’eredità fatta di apparente benessere ma che nasconde un sommerso fatto di devastazione ed inquinamento. Hanno raccolto un pianeta che già da diversi decenni ha iniziato a risentire dell’eccessiva ed incontrollata antropizzazione.

Hanno aderito e continuano ad aderire al progetto dei giovani ambasciatori del pianeta, tanti fotografi e personaggi famosi che posano per loro con lo stesso messaggio visivo: un bambino tappa la bocca ad un adulto e sulla foto campeggia il motto “Stop Talking, Start Plantig” – “Basta Parlare, Iniziamo a Piantare”

È arrivato finalmente il momento, per le nuove giovani generazioni, di prendere coscienza di un problema sottovalutato o volutamente ignorato a vantaggio degli interessi della politica monetaria internazionale, della speculazione di pochi a danno di tanti.

Sono arrivati i Nuovi Ragazzini Terribili, quelli che prenderanno in mano le redini di questo Pianeta e cercheranno con le loro idee e con la loro giovane e temeraria arroganza di arginare gli scempi perpetrati a danno del loro, del nostro, futuro.

Forza Felix Finkbeiner

Forza Greta Thunberg

Plant For the Planet #Italia

Mentre il progetto continua a crescere in maniera esponenziale inondando con la sua forza ogni Nazione e ogni giovane del mondo, in Italia ha aderito la sola città di Milano con un progetto che prevede di piantare 3 milioni di alberi entro il 2023.

Intanto, mentre l’Italia stenta a far decollare il progetto, gli obiettivi di Plant for the Planet puntano sempre più verso l’alto: mille miliardi di alberi.